Una domenica qualunque part. 1

Lo so, un blog non può essere aggiornato con questa cadenza.
Dovrei scrivere almeno due post settimanali ma la voglia è mancata, come il tempo.
Diciamo che ho avuto da fare ( e non mi riferisco solo alle visite mediche o al riposo prescrittomi).
Nel frattempo il mio interesse per gli artisti cinesi non si è esaurito, nuove idee e prospettive si presentano all'orizzonte.
Sono cambiate molte cose ed è difficile vedere il mondo attraverso la vecchia prospettiva.
La crisi accellera ogni singolo fenomeno ed io mi ritrovo ad analizzare tutto con notevole senso critico ed il tipico cinismo romano.
Al riguardo il weekend appena trascorso è stato significativo.
Sempre alla ricerca d'ispirazione ho portato l'intera famiglia a vedere Operae - Indepedent Design Festival presso i Cantieri OGR di Torino ( location fantastica: www.officinegrandiriparazioni.it )
Questa manifestazione mi è stata presentata come "uno dei massimi punti di riferimento del design autoprodotto italiano ed internazionale, luogo dove si incontrano i nomi più affermati ed i nuovi protagonisti del mondo del design".
Quando una manifestazione viene descritta in questo modo le aspettative diventano subito troppo alte a scapito di chi espone.
Nonostante l'impegno degli organizzatori e l'interessante agenda sono rimasta stupita ed un pizzico di delusione ha accompagnato il mio tour tra mobili, ceramiche, disegni e borse.
Quello che  ho visto non può essere il meglio del panorama internazionale  perchè ciò significherebbe che la crisi sta letteralmente uccidendo la creatività (cosa del resto possibile).
Mancano i soldi e si vede.
Erano esposte alcune cose carine e interessanti idee green sul quale puntare in futuro.
Non bisogna dimenticare che spesso queste manifestazioni vengono frequentate da  persone competenti in materia, che conoscono, viaggiano, navigano in rete, lavorano nel settore, acquistano ed investono (o perlomeno questo dovrebbe essere lo scopo di tali eventi).
Ovviamente la mia critica non piacerà a molti, non me ne vogliano gli espositori, il loro lavoro va sempre premiato (nonostante la mia avversione per gli hobbisti).
Tra i designers  segnalo:  INDASTRIA DESIGN - ILARIA.ILITH LITH LUNDIN  e SUPERCAKE .
ILARIA.I
SUPERCAKE
LITH LITH LUNDIN
All'interno della stessa manifestazione c'era un'area dedicata all'editoria indipendente, escludendo i soliti noti ( CORRAINI ) anche qui ho avuto delle difficoltà.
Segnalo lo stand di NURANT,  magazine bimestrale (noto agli addetti del settore) creato per ospitare i lavori di grafici, illustratori, street artist italiani ed internazionali, chiamati ad interpretare un tema suggerito dalla testata.
Bello.





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