FOOD. È stato Il tema della scorsa V Biennale Foto/Industria 2021, ossia tutto ciò che vorreste (e non vorreste) vedere sul cibo e l'industria alimentare. Perché non ne ho parlato? Eh, bella domanda...Forse lo farò prossimamente. O forse no. Quest'anno, escludendo la mostra di Ando Gilardi al MAST, i progetti esposti non mi hanno entusiasmata.
In compenso ho apprezzato molto i colori della grafica, la shopper e le location scelte. Dunque parlerò di LUOGHI *.
In compenso ho apprezzato molto i colori della grafica, la shopper e le location scelte. Dunque parlerò di LUOGHI *.
Questo è il Padiglione Esprit Nouveau. Si trova vicino alla fiera ed è una struttura fantastica, la ricostruzione fedele di un edificio ideato da Le Courbusier e Pierre Jeanneret per l'Exposition International des Arts Décoratifs di Parigi del 1925. Non avevo ancora visitato il suo interno quindi: grazie, Foto/Industria.
Gli abbinamenti cromatici sono pazzeschi, come il mobilio. È tutto perfetto, perfino gli esterni visti dall'interno. Purtroppo le foto non rendono giustizia perché, nonostante la mia dedizione al settore, sono una pessima fotografa , non riesco né a mettere a fuoco né a fare un'inquadratura decente.
*E ora ripetete con me: io odio i termini in inglese quando utilizzati a sproposito: shopper c'è, è la borsina in tessuto; pure location c'è, sono i luoghi. E poi seguitate con: io odio termini come risorse umane; competenze; skill e soft skill; problem solving; alternativo (a chi?A cosa?); mindfulness; brainstorming; conference call; smart...
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